A Napoli il 32* congresso Onav

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calici2Il Congresso nazionale Onav, in programma quest’anno a Napoli dall’1 al 4 maggio, rappresenta un evento importante per l’intera filiera enologica italiana, tra convegni, assaggi e visite a vigneti della zona
Essere in crescita, pur trattando un tema importante ma non essenziale come il vino, indica non solo l’ottima salute dell’Organizzazione nazionale assaggiatori vino (Onav) e la sua brillante e responsabile conduzione che in questi ultimi anni ha posto l’associazione in prima linea nel difendere i valori etici ed economici del settore supportando, anche in Paesi lontani come la Cina, l’azione delle aziende italiane con la formazione di un pubblico educato alla qualità del vino italiano, ma anche l’aver saputo convincere sulla serietà della propria attività.
caliciDue sono i fattori che danno forza all’Onav: essere costituita soprattutto da appassionati per i quali l’attività associativa è la risposta a un’esigenza d’impegno personale, indipendentemente da ogni idea o tentazione di lucro, e avere un corpo docenti di altissimo livello e con una grande capacità di trasferire le proprie conoscenze ai discenti. I corsi di formazione (programmati in molte delegazioni anche due volte l’anno nonostante la crisi economica che ha radicalmente limitato le capacità economiche dei nostri concittadini) e le molte serate dedicate all’approfondimento di temi specifici testimoniano la grande vitalità dell’associazione in ogni regione.

Sotto la guida di Giorgio Calabrese e Vito Intini, infatti, l’Onav in pochi anni ha acquisito un ruolo e un’immagine realmente nazionali, essendo state costituite delegazioni ormai in quasi tutte le Provincie (riferendosi ancora a questa suddivisione territoriale), e anche internazionali grazie a quelle estere.

onavIl 32° Congresso nazionale, programmato dall’1 al 4 maggio 2014 in Campania, a Napoli, rappresenterà, quindi, un momento particolarmente significativo (non solo per la vita associativa) in quanto il convegno che usualmente apre i lavori rappresenta per il livello dei relatori, gli argomenti discussi e le proposte e i messaggi lanciati un evento importante per l’intera filiera enologica italiana. Al momento congressuale (occorrerà molta buona volontà per non farsi distrarre dallo splendido panorama che si godrà dalla sede del convegno, la baia di Napoli e Castel dell’Ovo), come sempre sono abbinate due giornate di lavori… “con il bicchiere”, finalizzate all’approfondimento di realtà enologiche particolarmente interessanti e dinamiche.

Dopo Toscana, Sardegna e Sicilia, il Consiglio nazionale ha scelto la Campania, regione che sta vivendo una fase molto dinamica e ricca di iniziative e proposte a livello sia associativo sia del mondo enologico con una notevole crescita qualitativa media (le punte di qualità anche altissima sono peraltro sempre esistite).

La seconda giornata congressuale sarà dedicata a una visita nei vigneti dell’Irpinia (tradizionale culla della qualità campana), mentre il giorno successivo i congressisti si recheranno a conoscere una “chicca” enologica come quella dell’isola di Ischia: una storia antica, ricca di prestigio e di profumi e sapori particolari. Un’altra delizia sarà la cucina campana che sta conoscendo una fase di grande creatività e interessante rilettura dei piatti tradizionali: il gioco degli abbinamenti fa presagire appassionate discussioni.

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