Trattoria degli Orti: una Milano del passato.

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Quando pensiamo a Milano ci viene in mente la frenesia, il rumore e il glamour. Milano però non è solo tendenza e moda. Ha in se dei luoghi da scoprire, e molti di questi sono legati al passato, un passato che spesso neanche i milanesi conoscono. Ci sono dei vicoli, dei palazzi, che, con i loro meravigliosi giardini che si nascondono in strade del centro, ci nascondono dei luoghi inimmaginabili, e noi, correndo,non riusciamo a soffermarci sulla bellezza architettonica e storica di cui essi ci parlano 

Indubbiamente Milano è una città cosmopolita, ma che racchiude in se anche una cultura del cibo e del buon bere legato alle tradizioni. Allora, girando per dei quartieri che, magari non sono di “tendenza” fra i cultori delle mode, si possono scoprire delle trattorie antiche, che con il loro cibo ci riportano alla memoria il mondo meneghino, che oggi non esiste quasi più. E’ anche vero, però, che ci sono questi luoghi di nicchia, meravigliosamente piccoli e ben lontani dal cincé – il “rumore” in dialetto meneghino – della maggior parte dei locali.

La Trattoria degli Orti, sita in via Monvisio al n°13, è uno di questi luoghi, in cui la cucina e il buon vino ci raccontano qualcosa. Già il suo nome, ci parla di un passato che non c’è più a Milano: gli orti. Si trova in zona cimitero Monumentale, ma essendo stata fondata nel 1907, lì, a quel tempo vi erano solo orti, come in altre zone attorno alla città, in cui adesso vi sono palazzi e quartieri. La saletta di forma rettangolare, che può contenere sino ad un massimo di 50 coperti, e che da un senso intimo ai commensali, sia una coppia o una tavolata, è arredata in stile demodé, ma autentico, come il bancone che precede i tavoli. Alle pareti foto di una Milano antica, e mensole piene di bottiglie di vino, per tutti i gusti e palati. Anche la cucina e il bagno, pur adeguandosi al nostro tempo, mantengono lo stile vecchia Milano, come desiderato dal nuovo proprietario, Piermatteo Torrigiani, uomo di poche parole, che può sembrare distaccato, ma che in realtà rispetta la privacy dei clienti. Prima dell’ordinazione porta sempre ala tavolo, qualche piccola chicca da gustare, come i crostini con mostarda di cipolle o verdurine.

Il locale è aperto sia a pranzo sia a cena, ma conviene sempre prenotare. Non mancano le belle presentazioni dei piatti, come oggi si usa, ma, sempre coerenti alla tradizione milanese e alla stagione. Non mancano però dei piatti legati ad altre regioni.

I piatti forti sono il risotto con l’ossobuco e la mitica cotoletta alla milanese.

 

Ma si può gustare ottima cacciagione e la cassoeula. I dolci non sono da meno, prelibate torte e mousse, da accompagnare a dei buon vini dolci o digestivi. La Trattoria degli Orti, è il luogo ideale per calarsi in una Milano che non c’è più, come quella dei tempi del El cafè del genoeuc, e gustarne autenticamente i sapori.

Giuliana Avila

 

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