Ben ritrovati!

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direttore

Il 2013 volge ormai al termine: eravamo tutti contenti e festanti quando ci aveva abbandonati il 2012, temuto bisestile, ma abbiamo poi dovuto fare i conti con un ancor più gramo 2013, contando i giorni alla sua fine.

Sono stati mesi di mestizia ed incertezza, e non soltanto sul versante economico che non trova pace e neppure su quello politico, che pace non ha mai avuto. Politica e giustizia sempre più confuse, sempre più in contrasto ma anche, fatalmente, a braccetto.

Tasse, sigle, acronimi: e gli italiani sempre più poveri a sentirsi derubati da uno Stato che chiede e prende, ma che non garantisce più neppure i diritti fondamentali; lavoro e studio in testa. Tanti allarmi, tante paure, tanti morti, tanti conflitti. Tante sciagure, vere e presunte: alcune persino ipotizzate, come la caduta del frammento di satellite Goce sull’ Italia. La meravigliosa Sardegna, flagellata da un disastro annunciato; un’ alluvione che ha trascinato con sè fin troppe vittime e messo in ginocchio uno dei tanti paradisi italiani.

Un anno brutto, davvero brutto. Un anno che ha segnato pesantemente anche il settore di cui abbiamo la fortuna di occuparci e che era riuscito a reggere discretamente bene ai colpi della crisi degli ultimi quattro anni : innumerevoli i locali che, da Bolzano a Trapani, hanno chiuso i battenti. Chef e Maitre con in mano un mestiere bellissimo sono rimasti in compagnia dei loro cappelli e delle loro livree a doversi reinventare e ad accontentarsi di ciò che ancora c’è. Tanti giovani neodiplomati presso istituti Alberghieri di prestigio scaldano i loro fiammanti motori: ma senza una strada davanti a loro su cui lanciarli. Nuovi disoccupati, nuovi padri di famiglia in mezzo ad una strada con la voglia di reinventarsi che purtroppo scema sempre di più perché non si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. Che pure deve esserci.

Ed ecco che – in questo tetro clima di imposta sobrietà – ci si sente quasi in colpa a suggerire nuovi e splendidi locali, o locali storici di imperitura fama, o il locale di chi dopo anni di impegno e dedizione ha ricevuto per il proprio lavoro il conferimento della stella Michelin, o ancora la strepitosa etichetta dell’ultimo nato di qualche prestigiosa cantina italiana.

Però, lo spettacolo deve continuare: pena una resa incondizionata a tutti gli eventi più avversi. Ed ecco perché non ci si può arrendere supinamente al peggio, visto che il meglio è di la da venire e che è – almeno in parte – nelle nostre mani.

Ed ecco perché questo clima di grandi tristezze e di grandi incognite noi non abbiamo voluto mancare al terzo appuntamento con il nostro giornale, in occasione del suo terzo anno di attività ed il suo milione e mezzo di visitatori unici arrivati sulle sue pagine da tutta Italia e da diverse altre parti del mondo.

Abbiamo voluto festeggiare il nostro giornale, nato in pienissima crisi, e che ci ha regalato lo stesso grandi soddisfazioni: di gran lunga superiori alle inevitabili amarezze. Non tutti hanno retto e non tutti hanno continuato a crederci, quando la sobrietà è divenuta austerità : con chi non lo ha fatto siamo passati senza rimpianti ai distinti saluti. Chi ci ha creduto malgrado tutto mi è rimasto accanto.

Abbiamo deciso di toglierci un po’ di tristezza di dosso, rifacendoci il look.

Ed eccoci con la nostra nuova veste grafica ed una ristrutturazione totale in seno alla redazione ed ai contenuti.

So che c’era molta attesa per questa nostra nuova uscita e non ho davvero parole per ringraziare le splendide aziende sponsor del nostro rilancio. I più grossi nomi dell’enologia, della ristorazione e dell’hotellerie, non hanno voluto mancare all’importante appuntamento al quale Scelte di Gusto si presenta con una nuova veste grafica, con un nuovo vice direttore e soprattutto con nuovi contenuti di sicuro interesse.

Alcune rubriche sono state soppresse per lasciare spazio alle novità: una tra tutte, la rubrica “Storie di Vigna”, in cui la sommelier Giusi Contrafatto ci “racconterà” le migliori aziende e le migliori etichette, nazionali e non.

Il capitolo dedicato alle recensioni rimane invariato. Allorquando visiteremo ristoranti, cantine, bar, alberghi, villaggi e quant’altro sia legato in qualche modo al gusto, non solo per il buon cibo ed il buon vino ma anche per il buon vivere, elaboreremo le nostre recensioni e la valutazione sarà in pollici, laddove un pollice indicherà un livello pessimo ed i cinque pollici un livello eccellente. A questa valutazione grafica farà seguito un breve commento esplicativo.

Naturalmente qualsiasi struttura potrà richiederci di essere recensita e potrà autosegnalarsi: la visiteremo, ma arriveremo sempre e comunque a sorpresa ma, soprattutto, in incognita.

Non mancheranno le manifestazioni e gli eventi che a cui stiamo già lavorando e non mancheranno neanche nuovi contest e nuove sfide.

Cosa rimane da dire? Non molto se non un doveroso “grazie” ai lettori che non ci hanno mai delusi e che ci hanno sempre seguiti con ammirevole affezione; un “grazie” a tutte le aziende che hanno voluto tenere a battesimo il nostro terzo anno di attività con la loro presenza, da protagoniste.

Alessandra Verzera

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