Quando la passione diventa competizione, Fabio Potenzano medaglia d’oro al Battle for the Dragon 2017

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La nazionaleFabio Potenzano palermitano, Chef, componente della Nazionale Italiana Cuochi un compartimento della Federazione Italiana Cuochi, di cui è emanazione ufficiale, aumenta il suo medagliere e porta a casa una vittoria prestigiosissima: medaglia d’oro al Battle for the Dragon 2017 disputatosi in Galles.

La squadra pentastellata composta dal nostro Fabio e da Pierluca Ardito, Lorenzo Alessio, Debora Fantini, Felice La Forgia e Giuseppe Palmisano ha conquistato il primo posto battendo i padroni di casa e la squadra austriaca, in una competizione molto articolata. Tre portate per 95 commensali in sole 5 ore di tempo.

Fabio, lei non è nuovo a questa testata giornalistica. Di lei abbiamo raccontato in altre occasioni ma questa volta intervistarla ci inorgoglisce non solo da esperti del settore ma da Palermitani. Ci racconti come inizia la sua esperienza con la Nazionale Cuochi. Da quanti anni ne fa parte e cosa prova nel rappresentare il tricolore della sua categoria all’estero.

La mia esperienza in Nazionale inizia a Febbraio del 2014 dopo una dura prova pratica che ne consente l’accesso.
Era un obiettivo che mi ero prefissato quello di entare a far parte del team azzurro e dopo aver maturato la giusta esperienza nel campo delle competizioni e dopo tanti allenamenti ce l’ho fatta!
Indossare la maglia azzurra è un impegno non indifferente, tantissimi gli impegni, tante le responsabilità ma anche tantissime soddisfazioni. Crescere e condividere delle bellissime emozioni con un gruppo di colleghi ma anche amici è forse l’aspetto più mi entusiasma. Fare “gruppo” per una squdra è davvero la chiave di successo per il raggiungimento degli obiettivi e che porta alla vittoria.

TEXAS ©Roswitha Vogler_173Andando alla competizione appena conclusasi in Galles che vi ha visto trionfare con un magnifico oro, ci racconti in cosa consisteva la gara.

La Battle for the Dragon è una competizione che vede impegnate diverse nazionali che, di anno in anno, vengono rigorosamente selezionate dall’organizzazione. La gara consisteva nel realizzare un menù composto da tre portate per 95 persone in 5 ore e mezzo, partendo dalla materia prima unicamente pulita e non lavorata.

Tre portate, 95 commensali, 5 ore di tempo come siete riusciti a dovere convincere la giuria che eravate i migliori.

potenzano5I nostri avversari ero molto preparati ma il risultato è stato chiaro.
Abbiamo realizzato: un antipasto a base di pesce come elemento principale. Un cilindro di salmone cotto in una membrana al passion fruit abbinata ad una crema al sesamo nero ed accompagnata da una terrina di carote di Polignano con tartara di capesante e dressing agli agrumi.
La portata principale a base di carne, aveva come obbligo di utilizzo l’agnello ( siamo in Galles..). Abbiamo realizzato una lombatina di agnello cotta a bassa temperatura e completata con cereali soffiati e mandorle affumicate, una terrina di guance di maialino brasate alla birra, spuma di topinambur, flan al parmigiano e ortaggi all’olio extra vergine d’oliva.
Il dessert invece, era composto da diversi elementi, consistenze e temperature. Un gioco tra frutti rossi, spezie e cioccolato.
Ganache montata con cuore ai frutti rossi con doppia glassatura, gelatina al lampone, lime e pepe Timut, terra al cioccolato bianco, meringa al lampone e fava tonka, molleaux al ciccolato con salsa al mascarpone e caffè e gelato ai mirtilli e yogurt. Un mix vincente visto il risultato!
A livello internazionale i menù per le competizioni calde sono molto articolati come si può ben notare. Ovviamente ogni team interpreta a seconda della provenienza, esperienze e indicazioni internazionali.
Sono molti gli aspetti che vengono presi in considerazione durante una competizione: la mise en place degli alimenti se trasportati e stoccati correttamente, la pulizia durante le fasi di lavorazione, le tecniche utilizzate per la preparazione, il controllo degli scarti di lavorazione, l’affiatamento di squadra… credetemi che avere 5 giudici sul collo per 7 ore (compreso il servizio) è sicuramente duro ma siamo riusciti a sbalordire la giuria.

potenzano con piattiDue anni fa la invitai in Texas come Chef leader di una squadra di di piccoli cuochi in competizione per una serata di beneficienza. Anche li, la sua squadra vinse l’oro. Oggi Tiziana’s Cook2Learn Academy continua, con grande successo, le sue classi di cucina per bambini il cui obiettivo resta sempre l’insegnamento della lingua e cultura italiana attraverso l’esecuzione di ricette anche elaborate, tornerebbe? O forse questa volta si potrebbe organizzare qualcosa in Italia

L’esperienza in Texas nata per caso e per gioco è stata un esperienza positivissima e che mi ha lasciato un segno importante. Racconto sempre ad amici e colleghi con entusiasmo e felicità, quanto i bambini sono riusciti a realizzare e all’enorme lavoro che lei, Tiziana, ha fatto per realizzare l’evento. Tornerei anche domani!
In Italia, non so darle oggi una data, ma insieme a lei e al suo  programma faremo GRANDI COSE!

potenzano balivoProssime avventure, ci dica quale sarà il suo prossimo impegno con la Nazionale e come riesce a conciliare le sue partecipazioni a “Detto Fatto”, famiglia e attività di consulenza . Mi è giunta voce che la piccola Anita inizia a reclamare … progetti futuri?

Il progetto con la Nazionale continua ad andare avanti, ci stiamo preparando già per la prossima competizione: la Coppa del Mondo che si svolgerà il prossimo anno in Lussemburgo. Con il programma Detto Fatto va alla grandissima, questo è il quarto anno che rappresento con orgoglio la mia amata terra, la Sicilia.
Tante le attività che svolgo in giro: corsi di cucina e pasticceria in giro per l’Italia in importatnti scuole e anche a privati, consulenze presso attività ristorative ed alberghiere, eventi privati e tanto altro. Diciamo che non ho tempo per annoiarmi.Conciliare il tutto non è semplice, ma ci si riesce. La mia principessa ora inizia a capire che papà è sempre in giro .. sto iniziando a ridurre le marce.Il mio prossimo impegno è il sogno di una vita, l’apertura di un ristorante proprio nella mia città. Mi sono allontanato da Palermo quando avevo 15 anni, questo mi ha permesso di crescere professionalmente ma anche umanamente. Ora, a 35 anni sento il desiderio di ritornare nella mia amata Terra e ripartire da qui. Il progetto del ristorante inizia ad avere delle prospettive concrete ma la strada è ancora lunga. Non saprei dirle quando, ma vorrei farlo entro fine anno.

Ovviamente aspetto lei ed Alessandra  (Verzera, nda)  ma anche tutti i lettori di Scelte di Gusto per festeggiare.

Tiziana Ciacciofera Triolo

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