Marcello Valentino: un “itticodipendente” alla conquista del mondo.

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marcello valentino3Marcello Valentino, come nasce uno chef?

Uno chef nasce dopo un lungo percorso fatto di gavetta, passione e amore per il cibo! 

Talento, studio, fantasia, impegno, sacrificio.Qual è l’ingrediente principale ed insostituibile per avere successo in questa carriera?

Per avere un minimo di successo occorre una buona dose di umiltà, una smisurata fame di conoscenza ed essere in sintonia con la propria creatività.
Sappiamo che lei si è “formato” nella trattoria degli “zii”: vuole raccontarci questi ricordi?
Erano amici di famiglia ma che affettuosamente chiamavo zii visto il forte legame che ci univa. In quella cucina trascorrevo ore intere ad osservare tutti i gesti volti a realizzare i piatti tipici della tradizione sicula. Ed è proprio in quei momenti che dico a me stesso questo sarà il mio mestiere.
marcello valentino bucatini sardeLa cucina tradizionale e la cucina innovativa: quale è la “sua” cucina?
La mia è una cucina innovativa ma che non perde mai di vista quella che è la tradizione tipica siculo mediterranea.
Materia prima di eccellenza o prezzi contenuti. Cosa si aspetta di trovare la gente quando si siede al ristorante?
La gente si aspetta entrambe le cose. Sta a noi addetti ai lavori essere bravi a sondare il mercato per riuscire trovare il giusto compromesso e proporre l’eccellenza ad un prezzo onesto!! 
Il suo ingrediente preferito, quello di cui non potrebbe fare a meno.
Il pesce in assoluto. Mi definisco itticodipendente .
marcello vale 4Di lei ci hanno detto: “ era un ragazzo d’oro talmente motivato e modesto che andava a lavorare gratis pur di dimostrare quello che sapeva fare”. E’ vera questa cosa? Come è andata?
Non provenendo da una famiglia tanto facoltosa a livello economico ero costretto a fare i conti due realtà: sopravvivenza e passione. Quindi, di giorno lavori umili per sostenermi economicamente e la sera con la giacca da cuoco per imparare il mestiere nei vai ristoranti dove mi proponevo gratuitamente.. 
Dal bambino che bazzicava nella cucina degli “zii” all’ Executive Chef di oggi di strada Valentino ne ha fatta: cosa vorrebbe ancora avere oggi di ciò che aveva allora?
Sicuramente i capelli! Scherzi a parte mi manca molto lo spirito di gruppo di quella famiglia che lavorava unità e con amore pur di far felice i propri clienti.
marcello valentinoAnche lei è approdato in tv, come diversi altri suoi illustri colleghi. Lo abbiamo visto in Rai a Geo & Geo, con la conduzione di Sveva Sagramola. La notorietà aiuta ed è un insostituibile booster alla carriera. Ma alla fine conta l’immagine o la sostanza? Il personaggio televisivo o i suoi piatti?
Fare televisione è solo un gioco divertente che ci dà modo comunque di farci conoscere al pubblico. Però alla fine uno chef non deve mai perdere di vista la buona sostanza, e quindi, quello che è il vero motivo per cui indossa una giacca bianca. 
marcello valentino 8Se si potesse categorizzare la cucina mondiale e dividerla in tre macrozone, lei cosa affiancherebbe alla cucina tradizionale siciliana?
Io direi così: siciliana, mediterranea ed orientale. La prima di diritto in quanto quella legata a me, l’altra relativa all’intero bacino mediterraneo che in fatto di straordinarietà offre parecchio ed infine quella orientale che a mio avviso ha tanto di spessore quanto quella nostra.
L’enogastronomia ed il turismo enogastronomico: cosa manca a questi due elementi per diventare veri volani dell’economia siciliana?
Secondo me ci manca una comunicazione più incisiva da parte degli enti locali che spingesse al massimo l’enogastronomia siciliana nel mondo attirando così più interesse da parte di tutti.

zitiQual è il suo piatto dei “buoni ricordi”, ovvero quello che ancora prepara e che ha il sapore dei ricordi più belli?

La caponata di melanzane indubbiamente, infatti, per me, questo rappresenta il piatto della memoria

Lei ha nel suo palmares attestati e riconoscimenti di alto livello: quello che le è più caro?

Dico tutti perché ognuno di essi rappresenta un momento importante che ha segnato la mia carriera che ancora spero avrà tanto ancora da raccontare.
gualtiero-marchesiIn condifenza: ha mai sbagliato clamorosamente un piatto?
Sbagliare è umano non aggiungo altro!
I suoi progetti futuri?

Sto valutando alcune proposte per aprire un ristorante che abbia un progetto ambizioso quasi certamente all’estero. Prossimamente ne saprete di più.

Un collega con il quale le piacerebbe realizzare un menù a quattro mani?

Indubbiamente Gualtiero Marchesi
Alessandra Verzera

 

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