L’ospedale Civico di Palermo “esporta” la dieta mediterranea

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Chi l’avrebbe mai immaginato che i medici potessero un giorno “esportare” la nostra dieta mediterranea per farne un “modello” per la prevenzione dei tumori? Eppure questo giorno è arrivato, grazie all’équipe multidisciplinare di Oncologia clinica e sperimentale dell’azienda opedaliera “Civico” di Palermo, la dieta del “mare-nostrum” sbarca, infatti, da oggi al 23 ottobre a Barcellona (Spagna), presso la Fondazione “Casa degli italiani”. (A.Fi.)

Ma non solo medici. Nella regione catalana a fianco dei “camici bianchi” ci saranno pure degli chef. Pietro Pupillo, professore dell’Istituto Alberghiero “Pietro Piazza”, di Palermo i maestri pasticceri Salvatore e Giovanni Cappello, e gli allievi Giovanni Speciale e Gabriele Lorito. Oncologi e cuochi “esporteranno” lenticchie a insalata, orzo a minestra, ricciola regina dei mari e tanti altri piatti tipici della nostra mediterraneità.


Gli esperti rielaboreranno e creeranno i piatti della cucina tradizionale mediterranea seguendo le linee guida delle più recenti ricerche scientifiche anche nel campo della prevenzione delle malattie cronico degenerative.

E’ la seconda iniziativa del genere – la prima è stata organizzata nell’isola di  Pantelleria – nell’ambito del progetto “Viaggio intorno alla prevenzione e donazione” che prevede iniziative integrate tra l’azienda Civico e l’Istituto Alberghiero “Piazzi” di Palermo, con l’obiettivo di estendere la prevenzione primaria in contesti diversi che vadano oltre gli ospedali.

Nicoletta Salvato

“La dieta mediterranea è un modello alimentare che si contraddistingue per uno spiccato equilibrio nutrizionale – sottolinea la dottoressa Nicoletta Salviato dell’unità operativa di Oncologia clinica e sperimentale dell’azienda ospedaliera Civico –  è infatti riconosciuta da molti scienziati dell’alimentazione come una delle migliori diete in senso assoluto per ciò che concerne il benessere fisico e la prevenzione delle malattie croniche in particolare di quelle cardiovascolari”.

I “laboratori del gusto” vedranno a confronto l’arte della pasticceria e della cucina illustrate dai cuochi, e le conoscenze scientifiche “raccontate” dai medici del Civico con dati e risultati di studi già validati e consolidati in alcuni progetti, come il “Diana” sulla prevenzione dei tumori al seno.

(Carmelo Pullara, commissario azienda Civico)

“Un ringraziamento va a tutti gli operatori coinvolti nel progetto per l’impegno e la professionalità profuse – sottolinea il commissario straordinario, Carmelo Pullara –  l’azienda Civico esporta dunque un modello di prevenzione oltre il proprio territorio d’azione a conferma degli indirizzi dell’assessorato regionale alla Salute”. Gli esperti  rielaboreranno e creeranno i piatti della cucina tradizionale mediterranea seguendo le linee guida delle più recenti ricerche scientifiche anche nel campo della prevenzione delle malattie cronico degenerative.

Al progetto partecipano anche i dottori Adele Traina e Giuseppe Carrubba, responsabile dell’Oncologia clinica e sperimentale. Partner del progetto la “Cot” di Palermo che gestisce la mensa aziendale al Civico, l’associazione onluss Cirf, e uno sponsor privato.

LO STUDIO E LA RICERCA

La dieta mediterranea risponde al tipo di alimentazione più comune nel nostro paese anche se non sempre vengono seguite le indicazioni di base che fanno si che sia una delle soluzioni alimentari migliori che esistano. La dieta mediterranea agisce anche contro il cancro al seno perchè alimenti come frutta, verdura, legumi, pesce e olio extra vergine di oliva e pochi grassi animali sono in grado di modulare i livelli degli estrogeni dannosi che poi provocano il tumore al seno, che vi ricordo colpisce una donna su 8. Le abitudini alimentari scorrette e il fumo sono tra i maggiori responsabili dei tumori, pare provochino il 65% dei tumori.

L’alimentazione tipica dei paesi occidentali vede crescere di più uno stile di vita sedentario e un’alimentazione ricca di grassi e sempre più povera di fitoestrogeni. Uno studio condotto dal dottor Giuseppe Carruba direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’ospedale civico di Palermo ha analizzato dal 2002 lo stile di vita ed alimentare di 100 donne sane in menopausa.

Queste donne sono state divise in due gruppi, ad uno è stata prescritta la dieta mediterranea all’altro è stato chiesto di mangiare come erano abituate a fare. Dopo sei mesi le donne che seguivano la dieta mediterranea avevano il 40% di rischio in meno di ammalarsi di cancro al seno, questo succede perchè questo tipo di alimentazione modula gli estrogeni idrossilati, i maggiori responsabili del tumore al seno.

Antonio Fiasconaro

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