Lidia e Joe Bastianich, Eataly e Farinetti : il tramonto di un mito?

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farinettiOscar Farinetti, patron ed ideatore di Eataly, per lungo tempo ha raccolto plauso e consensi a piene mani.
Fino a che non sono iniziate arrivare le prime critiche ed i primi nasi storti.
In queste ultime settimane poi le critiche si sono fatte aspre, molto meno velate e affatto indirette: ne sono arrivate a decine.
La più bruciante era stata quella di Carlo Petrini che, nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, rispetto a Farinetti aveva dichiarato “ con il suo mestiere fa tanta politica, non gli basta? E’ anche sovraesposto”. Poi c’era stata quella decisamente tagliente di Maurizio Crozza, autore di battute del tipo “ mentre tu mangi lento, Farinetti fa il grano veloce”. Ciliegina sulla torta, il tapiro di Striscia la Notizia dato che le shopper di Eataly sono made in China e che alcune maglie recanti il logo Eataly parrebbero confezionate in Bangladesh: alla faccia del Made in Italy ad ogni costo.
Insomma, Farinetti nella bufera c’è finito da tempo, anche per una storia di appalti per la costruzione di alcuni padiglioni milanesi i cui lavori  pare fossero stati appaltati a ditte romene, con notevoli abbattimenti dei costi ma in danno del Made in Italy. Una stoccatina non se l’è risparmiata nemmeno Celentano, che ha polemizzato contro la recente apertura di Eataly nell’ex Teatro Smeraldo del capoluogo lombardo.
Lidia-e-Joe-BastianichPolemiche, sicuramente: critiche senza dubbio, ma – doveroso specificarlo – nulla di illegale.
Del resto lo stesso Farinetti non si è mai fatto scudo di nessuno ed ha sempre risposto direttamente ed apertamente alle critiche che gli sono piovute addosso. Incluse quelle piuttosto accese con i sindacati rispetto all’apertura di Eataly a Bari con decine di neo assunti con in pugno un contratto a tempo indeterminato. Ma sebbene tutte le sue operazioni siano legali e sebbene le sue risposte siano state sempre puntuali, nel “ cuore popolare” della gente ed anche tra le fila degli addetti ai lavori, i consensi sono scemati sensibilmente. Eataly, e Oscar Farinetti, oggi sono più oggetto di critiche che delle vecchie lodi cui c’eravamo abituati.
eataly proprietàMa è oltre oceano, nella Grande Mela, che ha sede l’ Eataly più rinomato, il più famoso: ed è proprio da New York  ( vedi link sottostante) che arriva la notizia peggiore degli ultimi mesi. La New York State Liquor Authority ha infatti sospeso per 6 mesi la licenza di vendita di vino e alcolici all’Enoteca di Eataly New York. Non solo:  la proprietà, che vede uniti Lidia e Joe Bastianich, lo chef Mario Batali e la famiglia Farinetti, dovrà anche pagare una multa di 500.000 dollari e rimuovere il nome di Lidia Bastianich dalla licenza. Questo perché la legge dello Stato di New York vieta ai produttori di vino, come per l’appunto i Bastianich,  di possedere licenze e negozi per la vendita di alcolici, come riporta il celebre magazine Usa “Wine Spectator”: insomma, lacci e lacciuoli e varie burocrazie arzigogolate non mancano neanche negli USA, a quanto pare. Per Farinetti un’altra tegola sulla testa, per Joe un’altra cocente “ dilusione”. Non resta che attendere gli sviluppi della questione che getta ulteriori ombre su una luce che ha brillato, abbagliante, per tanti anni.

A.Ve.

Potete consultare anche :

http://www.youtube.com/watch?v=OwXpCrcZ3G8&feature=related

Foto: Web.

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