Piccola, marrone, gustosa e non ha bisogno di ammollo. Presentata al Centro di Cultura Gastronomica Molino Excelsior di Valderice (Tp) la lenticchia oggi reintrodotta con successo nelle rotazioni agrarie dei campi agricoli e destinata ad entrare nei mercati italiani ormai saturi di prodotti provenienti da Canada, Turchia e India (M.Ma.)
Da alcuni anni a questa parte ha avviato un’attività di recupero e valorizzazione di alcuni prodotti tipici del Trapanese che sembravano essere scomparsi dal mercato. Stiamo parlando della Sezione Operativa di Dattilo (Tp) che ha lavorato alacremente al recupero del melone “Cartucciaro”, alla tutela e valorizzazione dell’Aglio Rosso di Nubia, e che al tempo stesso ha cercato di reintrodurre nelle rotazioni agrarie delle aziende la coltivazione di leguminose destinate al consumo umano. Tra queste vi è la lenticchia Lens culinaris, di cui esistono diverse varietà per forma, colore ed adattamento alla cottura. Nel 2011 è stata effettuata la coltivazione di una varietà di lenticchia a seme piccolo (diametro inferiore a 6 mm) e di colore marrone scuro, caratterizzata dalla possibilità di cottura senza ammollo e dal gusto gradevole per chi ha assaggiato le lenticchie in diverse pietanze, quali zuppe, contorni e altro.
È proprio di pochi giorni fa la presentazione di questo tipo di legume e di una serie di preparazioni gastronomiche al Centro di Cultura Gastronomica Molino Excelsior di Valderice, in collaborazione con l’Associazione Trapani Welcome. Al convegno sono state illustrate da Paolo Salerno e da Salvatore Scarcella le tecniche colturali della lenticchia e la sua possibile coltivazione nel Trapanese. Di scena lo chef Mario Bianco che le ha cucinate in diversi modi. Le lenticchie coltivate in provincia di Trapani non necessitano di ammollo, hanno cottura veloce e gusto gradevole. La domanda più ricorrente? Come e dove trovare questo tipo di legume e come essere sicuri di acquistare un prodotto non importato, tenuto conto che circa il 95% delle lenticchie consumate in Italia proviene da Canada, Turchia e India. L’estate 2012 pare sarà prodotta in diverse aziende agricole trapanesi per un quantitativo pari a circa 400 quintali.
Marcello Malta
