Arancia Rossa di Sicilia IGP: regina anche in cucina.

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X_PartnerIl futuro degllarancia rossa? Solo un prodotto certificato può garantire al consumatore qualità e, di conseguenza, valore alla produzione che, con adeguati accordi con le aziende di trasformazione, determinerà il prezzo minimo garantito ai produttori.  

Parola di Gianluca Ferlito, presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, unico organismo riconosciuto dalla UE che attraverso rigidi controlli verifica che i produttori, confezionatori e trasformatori si attengano alle regole del disciplinare di produzione.

La Regina di Sicilia è prodotta da metà gennaio a tutto maggio ed é di tre varietà: Tarocco, Moro e Sanguinello, tre cultivar di agrume di colore rosso ricco di antociani, caratteristica impossibile da riprodurre altrove. Infatti il particolare colore, la vitamina C e le numerose sostanze positive che contiene tale frutto, sono possibili grazie al microclima e all’escursione termica dell’isola ricca di sole e sormontata dall’Etna.

arance_20Larancia rossa è un frutto tipico della Sicilia orientale, può essere utilizzato anche in cucina?

In cucina e non solo. L’arancia, grazie alla sua versatilità può essere utilizzata in ricette dolci e salate, oppure in cocktail, e in ogni caso, mantiene un gusto particolare. L’arancia rossa si sposa bene con il pesce, gamberoni e spigola, ad esempio, o nei risotti; inoltre è un elemento del famoso spritz e del vin brulè, ma viene usata anche nelle torte al cioccolato.

Ci suggerisce qualche ricetta?

Non sono la persona più indicata, in quanto apprezzo mangiarle più che prepararle – afferma ridendo il presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP – Sono ottime sotto forma di spiedino caramellato, magari se lo si vuole ,aggiungendo altra frutta. Basta inserire i pezzetti dentro un lungo spiedino e preparare il caramello facendo sciogliere in un pentolino dal fondo spesso lo zucchero insieme all’acqua. Il caramello va fatto cuocere mescolando di continuo fino a che lo zucchero non prenda un bel colore ambrato. Successivamente gli spiedini di frutta vanno poggiati su un foglio di carta forno e con l’aiuto di un cucchiaio si versa il caramello bollente a filo su ogni spiedino. Vanno poi fatti raffreddare qualche minuto e poi sollevati e serviti. Un’altra ricetta molto buona e saporita, è l’arancia rossa con polpo e polenta.

arance rosseCi svela la preparazione?

Beh, non è mia, ma vi assicuro la bontà! Se non si ama la polenta si può sostituirla con il purè di patate. Disporre il polpo in una casseruola, con gli odori, un cucchiaio di prezzemolo tritato e il succo filtrato di una arancia rossa. Lasciare cuocere coperto a fuoco dolcissimo per circa 35/40 minuti, girando il polpo di tanto in tanto. Portare ad ebollizione 750 grammi di acqua, salarla, unire un cucchiaio d’olio e la farina di mais a pioggia, mescolando con la frusta per impedire il formarsi di grumi. Proseguire la cottura mescolando frequentemente, fino a cottura della polenta.Togliere il polpo dal fondo di cottura e tagliarlo a pezzetti. Frullare il fondo di cottura con 3 cucchiai d’olio e un cucchiaino raso di maizena. Versare la salsa ottenuta in una casseruola ed unirvi i pezzi di polpo. Lasciare cuocere per un paio di minuti mescolando, profumare con il peperoncino secondo il vostro gusto e regolare eventualmente di sapore con il sale. Distribuire nei piatti la polenta (oppure il purè di patate), unire il polpo e servire con poco prezzemolo tritato, una fettina d’arancia e un filo d’olio.

REGINADott. Ferlito, è vero che le arance straniere si trovano con più facilità della rossa?

E’ un’affermazione che non condivido e che oggi non mi risulta! Le maggiori catene della GDO in Italia danno all’arancia rossa, specie alla Tarocco, spazi adeguati, visto che è la referenza più alto vendente nella sua categoria. Diverso è il discorso per l’arancia rossa a denominazione protetta IGP: lì c’è ancora molto da fare, anche se già dalla scorsa stagione si è potuto assistere ad un forte interesse dei retailer, con introduzione di nuovi prodotti. Dobbiamo però tenere sempre presente che siamo in un libero mercato e non c’è dubbio che spesso il prodotto spagnolo è offerto a prezzi inferiori, anche in presenza di una qualità eccellente.

 FerlitoLucaCosa può fare il Consorzio per chi non ha la forza delle grandi aziende?

Affermare il brand Arancia Rossa di Sicilia IGP. Ribadire il legame indissolubile tra il nome del prodotto e il territorio che lo genera che introduce elementi di fiducia e trasparenza nei confronti dei consumatori. Oltre a creare barriere di mkt verso altri produttori di questa famiglia di arance che guardano all’Italia come ad un mercato molto interessante e competono con molta forza sull’intero mercato europeo. Il consorzio è riuscito a creare rapporti di co-brand con la GDO, cosa molto difficile e da fare per le piccole aziende.

La vostra richiesta di prorogare liscrizione alla campagna agrumicola 2016/2017 è stata positivamente accolta dal MIPAAF e la scadenza sarà il 30 settembre 2016. Come stanno reagendo gli associati?

Innanzitutto dobbiamo specificare che i produttori, sia nuovi iscritti che già associati, e i rinnovi degli associati confezionatori, avranno la possibilità di iscriversi sino al 30 settembre 2016; mentre rimane invariata per i nuovi soci confezionatori, la possibilità di iscriversi durante tutto l’anno. Noto favorevolmente una cosa: il lavoro che il Consorzio sta svolgendo, sta raccogliendo favore dagli addetti ai lavori, infatti, nonostante le peggiori campagne agrumicole degli ultimi anni, con notevoli quantità di prodotto rimasto invenduto e sugli alberi, elemento che ha creato nei produttori uno stato di angoscia e di sconforto, dal territorio viene forte la richiesta di avere maggiore tempo per aderire, poiché si sta comprendendo come l’opportunità offerta dall’iscrizione all’organismo di controllo e al Consorzio di Tutela, sia elemento fondamentale per garantire un prodotto di qualità e la sua maggiore valorizzazione. Se si aggiunge che oggi il consumatore ricerca sempre più nei banconi della GDO, con le quali il Consorzio intrattiene, come detto, rapporti di co-brand, nei negozi di ortofrutta e nei mercati in generale il prodotto certificato ad indicazione geografica protetta, a garanzia della qualità e della salubrità del prodotto e che il marchio di qualità rappresenta il migliore alleato per il riconoscimento degli agrumi che vengono spacciati di origine siciliana senza esserlo, la possibilità di avere maggiore tempo per inserire sempre più produttori e aziende agricole nel sistema delle certificazioni assume un’importanza considerevole per la ripresa del settore agrumicolo.

spremuta di aranceEmeglio il prodotto fresco o trasformato?

Mi viene da sorridere! E’ meglio l’arancia rossa di Sicilia IGP direi, sotto le sue varie forme: frutto fresco, spremuta e oggi, grazie alla richiesta sempre più in aumento da parte delle industrie di trasformazione di avere l’autorizzazione all’utilizzo“Arancia Rossa di Sicilia IGP”, come prodotto trasformato, che deve obbligatoriamente provenire da produttori certificati. I prodotti trasformati e con la denominazione “Arancia Rossa di Sicilia IGP”, hanno un valore aggiunto, dato che il lavoro del Consorzio sia a livello nazionale che internazionale, cerca di promuovere sempre più la Regina di Sicilia per poter garantire ai propri associati molteplici servizi e aiutarli nel sviluppare il proprio mercato e target.

 Per che tipo di prodotto trasformato viene richiesta lautorizzazione allutilizzo Arancia Rossa di Sicilia IGP?

Beh, ovviamente per marmellate, che ricordiamo essere una preparazione a livello gastronomico effettuata solo con agrumi e nessun altro tipo di frutta, poi caramelle, latte di mandorla all’arancia rossa, bibite alcoliche e analcoliche e molto altro che stiamo ufficializzando e dunque non posso ancora dichiarare.

Come si ottiene la denominazione Arancia Rossa di Sicilia IGP?

Fondamentale e perentorio che la produzione delll’arancia rossa avvenga almeno in uno dei 32 comuni delle tre province di Catania, Enna e Siracusa. Poi sarà l’Organismo di Controllo Check Fruit, che è approvato dal Ministero per le Politiche Agricole, a stabilire se il prodotto rientra in determinate caratteristiche.

 

Elvira Cicciari

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