Amarone 2010: un’ottima annata e prima Docg.

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amarone1Amarone della Valpolicella Docg 2010: un’annata  ottima, fortemente influenzata dall’andamento climatico che ha conferito apprezzabili differenze da vallata a vallata. L’esordio ufficiale di quest’annata si è tenuto  il 25 e 26 gennaio scorsi, nel Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove ha debuttato il nuovo marchio del Consorzio tutela vini Valpolicella. Quello dell’annata 2010,  sul mercato dopo i tre anni di maturazione, è  il primo Amarone che ha potuto fregiarsi della Docg.  Un giro d’affari con tanti numeri e molti zeri. Il Consorzio tutela vini Valpolicella riunisce 2.246 aziende che vivono e lavorano circa 30mila ettari  in 19 diverse aree.
Le aziende agricole produttrici di uva per Amarone e Recioto della Valpolicella sono 1495 mentre sono 272 le aziende imbottigliatrici. Le bottiglie prodotte sono ben 60 milioni , per un controvalore pari a 350 milioni di euro
amaroneLa produzione di vino rosso a denominazione nel Veneto si attesta attorno al milione e trecentomila ettolitri e i vini della Valpolicella ne rappresentano il 37%. I vitigni autoctoni della Valpolicella rappresentano il 95% sul totale dei vigneti impiantati  Nel 2013 sono stati messi in appassimento circa trecentomila quintali di uva per la produzione di Amarone e Recioto della Valpolicella. Nel 2013 è stato imbottigliato un quantitativo di Amarone della Valpolicella pari a 13,4 milioni di bottiglie. Il prezzo delle uve da destinare alla produzione di Amarone è di circa 2,5 euro per chilo. Il 2013 ha avuto un andamento leggermente diverso al solito, principalmente per un fattore meramente climatico che ha messo a dura prova il buon raccolto rischiando di determinare danni irreparabili.Rischio scongiurato grazie agli sforzi di operatori di estrema competenza che hanno evitato il peggio consentendo di ottenere un prodotto di buona qualità.
uve masiIn Valpolicella infatti  l’inverno è stato piuttosto lungo e freddo e di conseguenza la ripresa vegetativa della vite è avvenuta con un ritardo di circa 10 giorni rispetto allo storico. La primavera è stata caratterizzata da una buona piovosità e da temperature al di sotto della media stagionale, condizioni queste che hanno generato una discreta vigoria vegetativa con abbondante emissione di grappoli di buone dimensioni ma più spargoli rispetto alla norma e quindi potenzialmente più adatti all’appassimento. Tutta la fase di maturazione si è sviluppata in modo piuttosto irregolare, con colpi di caldo e abbassamenti repentini di temperatura mettendo a dura prova l’azione dei viticoltori Le elevate piogge hanno contribuito a un generoso sviluppo vegetativo in post fioritura. Dopo anni in cui le grandinate hanno toccato le varie vallate nel 2010 non si è presentato nessun evento grandinigeno come non si sono verificate le scottature sui grappoli degli anni precedenti.

L’andamento climatico particolarmente piovoso ha messo in particolare evidenza i valori della viticoltura di collina che quest’anno ha fatto la differenza rispetto a vigneti di pianura favoriti invece nelle annate siccitose come il 2009. Nonostante l’annata fresca si è ampiamente superato il valore minimo dell’indice climatico di Huglin che evidenzia le temperature necessarie per la buona maturazione dell’uve Corvina, sicuramente la varietà più sensibile agli sbalzi climatici.
degustazioneLa raccolta delle uve per l’Amarone è iniziata il 23 di settembre, circa 10 giorni di ritardo rispetto all’anno precedente, ma in perfetta media storica degli ultimi 20 anni. La vendemmia ha avuto luogo con qualche difficoltà dovuta alle frequenti piogge che hanno rallentato e protratto le operazioni sino al 20 ottobre. L’uva destinata alla produzione di Amarone è stata così raccolta con ulteriore attenzione e particolare cura, garanzia per una conduzione ottimale dell’appassimento. Il ridotto gradiente termico accumulato durante tutta la fase di maturazione ha originato uve con una gradazione zuccherina leggermente inferiore alla media e con un contenuto acidico superiore alla media. Il periodo di appassimento, durato circa 90 giorni è terminato il 5 dicembre. I primi 20 giorni di appassimento sono decorsi in condizioni atmosferiche ottime con temperature fresche, una buona ventilazione e scarsa umidità atmosferica, mentre da fine ottobre è iniziato un periodo di alta piovosità in cui si è reso necessario l’impiego delle tecnologie di assistenza.

parete bottiglieL’aspetto analitico dei vini riflette le caratteristiche climatiche dell’annata, con vini meno alcolici, acidità più sostenute, residuo zuccherino in evidente diminuzione e valori estrattivi nella media. Per quel che concerne il quadro sensoriale l’aspetto più interessante risiede nel comune denominatore dell’eleganza rispetto alla potenza.

In sintesi estrema, e senza negare le naturali differenze nei profili dei vini anche di vigneti limitrofi, dalla degustazione del panel sono stati rilevati per i vini delle diverse vallate i seguenti caratteri: naturalezza d’espressione per San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio, consistenza estrattiva per Negrar, complessa armonia per Fumane, profondità fruttata per Marano, finezza vibrante per la Valpantena e potenza dinamica di Illasi, Cazzano e Mezzane.

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