A “MacFrut” gli agrumi di Sicilia “fanno squadra” con il “marchio ombrello regionale”

0
2265

Si scrive “marchio ombrello regionale”, si legge sinergia nel nome della Sicilia. Per la prima volta un “cartello” di cinque Consorzi di tutela Dop e Igp: Arancia rossa di Sicilia e Arancia bionda di Ribera, Mandarino “Tardivo di Ciaculli”, Limone Interdonato di Messina e Limone di Siracusa, sotto la supervisione del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia (Ads), parteciperanno dal 5 al 7 ottobre prossimi al “MacFrut 2011” di Cesena (A. Fi.)

 

L’appuntamento nella città romagnola – Padiglione A, stand 83 – è importante per il settore ortofrutticolo siciliano perchè sarà occasione per presentare una innovativa e inedita sinergia di distribuzione nei mercati ortofrutticoli di tutto il bacino del Mediterraneo e non delle produzioni siciliane di eccellenza Dop, Igp e biologiche.

La “tre giorni”, fitti di incontri e scambi fra buyers italiani e stranieri, operatori dei mercati ortofrutticoli e della Grande distribuzione organizzata (Gdo) e grossiti, sotto la lente d’ingrandimentoi del Distretto Agrumi di Sicilia, è sostenuta dall’assessorato regionale alle Risorse Agricole e Agroalimentari.


Nato nel 2005 come “Distretto Produttivo Arancia Rossa” – nome modificato nel giugno 2011 per poter valorizzare, riuniti sotto il brand “Sicilia”, tutte le tipologie di agrumi prodotti nell’isola – il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia è storicamente il primo grande esperimento di coesione fra aziende private, enti pubblici e rappresentanze agricole  mai realizzato nella regione nel campo dell’agrumicoltura


Ben 144 i partner: da un lato le imprese della filiera (105) dall’altro i consorsi di tutela dei prodotti Igp e Dop (Arancia rossa di Sicilia, Arancia Bionda di Ribera, Limone Interdonato Messina, Limone di Siracusa, Mandarino di Ciaculli, quest’ultimo in fase di riconoscimento) le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, enti di ricerca scientifica, turismo relazionale e cooperazione, per un totale di 39 organismi. Il Distretto Agrumi di Sicilia rappresenta 2 mila addetti, oltre 21 mila ettari coltivati e produce un fatturato annuo all’ingrosso di oltre 400 milioni di euro. Nel giugno scorso i 144 partner hanno sottoscritto un Patto di Sviluppo per individuare le azioni necessarie al reale sostegno delle imprese della filiera.

Evento di punta della tre giorni del Distretto Agrumi di Sicilia  sarà il workshop dedicato al tema della distribuzione dei prodotti di qualità attraverso la rete dei mercati ortofrutticoli. L’appuntamento è per giovedì 6 ottobre alle 17 (Sala delegazioni A e B). Coordinati da Roberto Della Casa, docente di Marketing Agroalimentare presso l’Università di Bologna, il presidente Federica Argentati insieme ai presidenti dei Consorzi di Tutela Alessandro Scuderi (Arancia Rossa), Giuseppe Pasciuta (Bionda di Ribera), Attilio Interdonato (Limone Interdonato), Fabio Moschella (Limone di Siracusa) e Giovanni D’Agate (Mandarino di Ciaculli) illustreranno a buyers, operatori e addetti del settore agroalimentare, l’innovativa proposta.

Alla tavola rotonda interverrà anche l’assessore regionale alle Risorse Agricole e Agroalimentari Elio D’Antrassi che porterà al dibattito un importante contributo sia istituzionale che tecnico grazie alla sua profonda conoscenza del mondo ortofrutticolo nazionale e internazionale.

“L’idea – spiega la Argentati – è quella di proporre ai Mercati Ortofrutticoli, con alcuni dei quali è già in atto da tempo una favorevole interlocuzione, il brand “Agrumi di Sicilia” quale marchio ombrello regionale: servirà ad identificare un territorio, la Sicilia, la sua cultura millenaria, la sua gente determinata a valorizzare le proprie produzioni di qualità Dop, Igp e biologiche”.

Una proposta di commercializzazione assolutamente inedita per la Sicilia e che nel campo agroalimentare ha già case-history di successo come il marchio ombrello regionale della Provincia di Bolzano che certifica con il bollino “Alto Adige-Sudtirol” i propri prodotti di qualità.

“Una sfida – continua la Argentati – che coinvolgerà in maniera proattiva l’intera filiera: dal produttore, in particolare le imprese aggregate, agli operatori dei mercati ortofrutticoli fino agli stessi dettaglianti. Tutti protagonisti di un percorso consapevole e attento alle esigenze dei consumatori e del comparto. Senza contare che il brand, Sicilia sottolinea l’origine tutta italiana degli agrumi del Distretto evocando tutti i must della nostra terra: sole, natura, arte, mare. Puntiamo a restituire al  comparto quel valore aggiunto che, oggi più di ieri, è necessario all’impresa agricola perché possa continuare con passione e orgoglio il proprio mestiere: produrre qualità adeguata al mercato tornando a svolgere con maggiore serenità un’arte tanto antica quanto strategica per il territorio”.

I NUMERI DEL DISTRETTO PRODUTTIVO AGRUMI DI SICILIA

Le 105 imprese della filiera agrumicola del Distretto Agrumi di Sicilia rappresentano 2 mila addetti, oltre 21 mila ettari coltivati e un fatturato annuo all’ingrosso di circa 400 milioni di euro. Riuniscono:

–          organizzazioni di produttori (imprese, cooperative e consorzi)

–          società di commercializzazione

–          aziende di trasformazione

–      aziende di trasporti, logistica, certificazione (controllo e qualità), energia rinnovabile, agriturismi, vivai e istituti di credito.

Le 105 aziende agrumicole sono così ripartite per provincia: Catania 49, Agrigento 30, Siracusa 20, Palermo 4, Messina 1, Caltanissetta 1.

IL DISTRETTO E IL PATTO DI SVILUPPO

Tutti insieme i 144 soci, nel giugno 2011, dopo una serie di confronti e di dibattiti, hanno condiviso e sottoscritto un Patto di Sviluppo elaborato dalla presidente del Distretto, Federica Argentati, con l’intento di identificare e condividere con tutti i partner del Distretto gli elementi per una progettualità concreta a reale sostegno delle imprese della filiera. A poche settimane dall’avvio della campagna agrumaria, il Patto ha già avviato un dialogo proficuo con le Amministrazioni del territorio, il Governo regionale e nazionale.

GLI OBIETTIVI E LE AZIONI DEL PATTO DI SVILUPPO

 

Sette gli obiettivi del Patto di Sviluppo siglato dai soci del Distretto Agrumi di Sicilia:

  1. marketing associativo
  2. accesso al credito e alla fiscalità di vantaggio
  3. internazionalizzazione
  4. ortomercati e filiera corta
  5. ricerca scientifica
  6. turismo relazionale integrato
  7. formazione

 

 

Dieci le azioni trasversali individuate nel Patto di Sviluppo e sottoscritte dai 144 soci

  1. monitoraggio della produzione
  2. interventi strutturali sulla produzione
  3. monitoraggio dell’attività di commercializzazione
  4. accesso al credito
  5. piano della qualità
  6. ricerca scientifica
  7. comunicazione e promozione
  8. formazione
  9. logistica e infrastrutture
  10. sostegno alla gestione e sviluppo

Antonio Fiasconaro

 

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui