Le Torte di Fiorella on the Road…! E la sugar art conquista il Bel Paese

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Il Cake Designer non è un pasticcere, è qualcuno che viene prima, nella fase di progettazione dell’opera, e dopo, nel momento della decorazione finale. La sugar art conquista grandi e piccini e si afferma come arte decorativa che narra un mondo fatto di sogni, dolce di zucchero e colorato con nuance pastello.Ispirata a Debbie Brown, realizza torte, biscotti, muffins colorati, microcake e confettini. Per parola di blogger, intervista a Fiorella Balzamo (Ti.Ni.)

“Le Torte di Fiorella”: quando un nome diviene marchio e il pensiero vola a…?

Il pensiero vola agli inizi, alle intere giornate passate in giro, casa per casa, lasciando i miei bigliettini nelle cassette delle lettere con la speranza che qualcuno, prima o poi, mi chiamasse! La prima volta che misi un biglietto nella buca delle lettere ricordo l’emozione, mi tremavano le mani perché temevo che qualcuno potesse scoprirmi e rimproverarmi, mi sentivo invadente. Poi alla fine ci feci l’abitudine! E’ inutile negarlo, qualche anno fa questo lavoro era ancora sconosciuto, proporsi ai pasticceri era un’utopia, ti guardavano come se fossi un marziano. Oggi “Le Torte di Fiorella” è un marchio molto imitato, ogni giorno nasce un sito o un profilo con il prefisso Le Torte di… Segno che il nome era davvero azzeccato e che tanta gente ha davvero poca fantasia! (Ci racconta Fiorella sorridendo) E ogni giorno ricevo telefonate dai pasticceri che desiderano imparare una tecnica di decorazione che non gli appartiene. Lo dico sempre io, il Cake Designer non è un pasticcere, è qualcuno che viene prima, nella fase di progettazione dell’opera, e dopo, nel momento della decorazione finale.

Curare l’evento nel portare in tavola quel tocco di dolcezza e di estro, cosa rappresenta una torta fatta su misura?

Realizzare una torta “su misura” è sempre un’impresa ardua! Mi baso su alcuni dati che mi fornisce il committente e che rappresentano le linee guida da rispettare e poi mi lascio trasportare dall’estro. Avere estro nella realizzazione di una torta non significa necessariamente sconvolgere i desideri del committente, anzi. Bastano piccoli accorgimenti, anche solo nelle nuance da utilizzare. Diciamo che un pizzico di fantasia in più oltre la richiesta del committente l’aggiungo sempre, comunque!

La strada per divenire cake designer sembra lastricata di zucchero, quale lavoro di ricerca, di passione, si nasconde invece dietro la scultura finale? A chi ti ispiri?

La strada che ho percorso per diventare una Cake Designer è stata tutt’altro che lastricata di zucchero! La gavetta è stata lunga e spessissimo mi sono ritrovata a dover scendere a compromessi svalutando il mio lavoro pur di continuare. Ho dovuto lavorare con “professionisti” che non si sono dimostrati tali e il cui unico scopo era chiedere il massimo e pagare poco. C’è stato anche chi non ha gradito la notorietà che stavo acquisendo e mi ha chiesto di rimanere un po’ più nell’ombra! La mia grande musa ispiratrice è stata Debbie Brown! Ho conosciuto questo mondo grazie ad un suo libro. Diciamo che mi ispiro a lei non tanto per la tecnica, che ho oramai personalizzato, ma per il mondo a cui si rivolge, quello dei bambini. Realizzare torte, biscotti, muffins colorati e fantasiosi per lo sguardo stupito dei bimbi è la mia più grande aspirazione.

Questa tecnica di decoro ha radici anglo-americane eppure la cucina, la pasticceria, in Italia sono un vanto. Come coniughi questi due mondi?

Coniugo benissimo questi due mondi: tecnica artistica anglo-americana e contenuto made in Italy! La maggior parte delle mie torte è in stile italiano ovvero bagnata e farcita con creme. Ho cercato sin dall’inizio di coniugare questi due mondi. Le torte devono essere belle ma soprattutto buone! Solo per alcuni tipi di torte, come le sculture in 3D, mi devo attenere alle tipiche ricette estere caratterizzate da pandispagna secchi e poco farciti. In questo caso tendo a preparare sempre una base al cioccolato dal sapore molto deciso che possa sposarsi bene con la dolcezza della pasta di zucchero.

Dichiari di dover ancora creare la tua migliore opera, come ogni grande artista alla ricerca della perfezione, in mente albeggia già un progetto?

Beh, in questo periodo sto percorrendo due strade parallele molto interessanti che definiscono entrambe il mio stile predominante. Da una parte c’è il mondo delle torte 3D (o scolpite) che mi affascina tantissimo. Ho già realizzato diversi personaggi che hanno riscosso tanto successo. Sono torte che richiedono diversi giorni di lavorazione e davvero tanta dedizione. Dall’altra mi sono specializzata nelle micro decorazioni su confetti e micro cake di zucchero che mi danno grandissime soddisfazioni e che presto sfoceranno in un nuovo progetto editoriale.

Esiste una torta che racchiude l’intera essenza delle Torte di Fiorella?

Una delle torte che simboleggia il mio mondo è sicuramente la torta 3D di Minnie, quella che trovate in homepage sul sito. Il mio mondo creativo è quello dei cartoni animati: un mondo tutto rosa in cui essere libera di immaginare l’impossibile! Minnie 3D mi rappresenta decisamente. Come molti sanno, io sono un’autodidatta e ho costruito tutto sperimentando moltissimo e facendo tanti errori. La primissima torta era un pacco regalo con un fiocco arancione e stelline gialle! Cadeva a pezzi, ricordo che ogni minuto aggiungevo una stella solo per rappezzare una nuova imperfezione (ed ancora ride Fiorella, ricordando il suo esordio) Ripensando a quell’orrore sorrido tutte le volte. Diciamo che ora capisco perché all’inizio tutti mi dicevano di cambiare strada, meno male che non li ho ascoltati!

Che messaggio mandi a chi si concede alla fantasia, con la speranza di poter riuscire, e spera di tramutare una passione in mestiere?

Sono tantissime le persone (ragazze soprattutto) che mi scrivono tutti i giorni e mi raccontano delle loro frustrazioni perché il marito dice che è un lavoro inutile o perché i genitori non le incoraggiano abbastanza. Ho vissuto anch’io le stesse emozioni. Ho avuto la forza di andare avanti contro tutti e seguire comunque la mia strada. Ovviamente non sempre si possono raggiungere i livelli sperati, l’importante è aver seguito e curato la propria passione. Se non si riesce a farla diventare un lavoro è comunque un percorso che ha arricchito la propria vita. Sempre meglio non avere rimpianti, no?

Un blog, la visibilità sul web, le interviste e poi il libro. In che modo credi siano connessi questi mondi?

Sicuramente il mondo della rete ha contribuito alla popolarità che ho raggiunto. Ovviamente c’è un lavoro e un impegno durissimo dietro la facciata del sito, del blog, delle pagine facebook (due profili privati e una pagina pubblica) e di tutti i mezzi di comunicazione. Ho avuto la fortuna di avere un compagno che si è dedicato anima e corpo a questo progetto e mi ha aiutato a utilizzare nel migliore dei modi la potenza di tutti questi strumenti. Il libro e quelli che seguiranno, così come i prossimi DVD, sono il penultimo tassello di un percorso che è ancora in progress, però! Ho in serbo ancora delle interessanti sorprese (e il sorriso torna ad illuminare il volto di Fiorella mentre narra il suo sogno).

“Le Torte di Fiorella”… on the Road! è il tuo progetto di divulgazione della sugar art in giro per l’Italia. Non ti preoccupa l’idea di concedere troppo?

Devo confessare che all’inizio ero decisamente gelosa dei miei segreti, tanto faticosamente raggiunti. Difficilmente li condividevo e rispondevo alle persone che mi chiedevano cosa fare e come muoversi. Poi mi sono resa conto che un atteggiamento di tale chiusura era del tutto sbagliato. Che senso ha non condividere le proprie esperienze e il proprio talento, se se ne possiede uno? Limita anche la propria crescita personale! E’ bellissimo poter insegnare e trasmettere ciò che hai imparato ad altre persone. E’ una grande emozione e un confronto che mi piace tantissimo.

Che parole useresti per descrivere la tua emozione in tre passi: quando ricevi una commissione, quando inizi l’opera di realizzazione e quando consegni il tuo messaggio di dolcezza fatto Torta?

Curiosità verso i committenti e i loro intenti. Fatica, il processo creativo è sempre duro, è inutile negarlo. Soddisfazione. La gioia e i complimenti di chi riceve la torta dei propri sogni sono il modo migliore di concludere quell’avventura e restare appagata.

Per trovare maggiori informazioni su Le torte di Fiorella consulta il sito: http://www.tortedifiorella.com/

Tiziana Nicoletti

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